ninnananna talamimamma

16,00

POESIA PER BAMBINI E RAGAZZI

Per la riedizione di talamimamma, anna maria farabbi ha concepito un’opera nuova che riparte dalle origini orali del canto, fondate nella ninannananna, per affacciarsi non solo a bambini, bambine ma anche a ragazzi, ragazze e insegnanti. La poesia si propone in una liricità che a tratti lambisce il respiro narrativo e, tematicamente, tocca le corde dell’attualità, dei valori della nonviolenza, nominando imprescindibili maestri e maestri di riferimento. Oltre la poesia, l’opera, spinge una didattica di ricerca che utilizza attivamente la rete, in una vera e propria caccia al tesoro, inoltre si compone di un abbecedario. Ninnananna talamimamma è disponibile interamente per essere ascoltata in qr code, proprio per significare ai giovani lettori il lavoro nel ritmo e nel colore della voce. La poeta apre la sua poetica artistica e culturale con una intensa lettera finale. Il volto della copertina, scelto non casualmente da Farabbi, è stato creato da una bambina del campo di concentramento di Terezin.

€ 16,00

Autrice: Anna Maria Farabbi
Fascia d’età: 6-14
Pagine: 128
Formato: 14,8x21cm
Data di pubblicazione: maggio 2023
ISBN: 978-88-96411-54-4
Rilegatura:  filo refe

Descrizione

la poesia è povera e ha la potenza dei poveri
quando cantano

non si crede abbastanza alla potenza della poesia.  Solo pochi poeti e poete lavorano interiormente in una poiesis disposta alla nuovissima generazione. Ci sono autori e autrici che, con la loro lirica, si affiancano mirabilmente agli artisti dell’illustrazione: creano opere magnifiche, abbaglianti, magnetiche. La lavorazione editoriale del libro, poi, permette, di catturare l’attenzione dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il mio pensiero mi detta un’altra direzione: recuperare l’oralità del canto, spogliarlo dall’immagine seduttiva, crederlo al punto da portarlo in raggi tematici di attualità, di confronto, di riflessione, suscitando ricerche di approfondimento, esperienze di studio interdisciplinare e di condivisione. Crederlo da indurre la concentrazione nel ritmo, nei significati rovesciati della visione del mondo attraverso la sola tessitura della parola, proposta nell’alternanza tra musicalità armonica lirica e rottura di una prevedibilità versificatoria. Propongo un’energia poetica suggestiva che movimenti il pensiero, rovesciando tradizionali forme e significati consueti e quietanti. Lavoro la connessione tra la brevità essenziale, fulminante, del verso con un respiro lirico che lambisce la dimensione narrativa.

La citazione dei nomi e cognomi è una prassi esistenziale, sociale, culturale, spirituale, politica, artistica, di riconoscimento e ringraziamento a maestre e maestri orientanti. Costituisce quella formazione permanente per ciascuno di noi, utile, fondamentale, per acquisire bussola, mappa, lanterna, memoria.

La lettera finale che propongo, a me indirizzata, è un ponte capitiniano. Chi legge può accendere un colloquio. Un colloquio corale, come direbbe Aldo Capitini.   Il mio invito è rivolto alle bambine, ai bambini, ai ragazzi, alle ragazze, a ogni adulto che incontro attraverso questa opera. In ogni dialogo nascono crescite reciproche.

Stiamo vivendo una globale desertificazione. Piantiamo poesia così come piantiamo alberi. Hanno entrambi radici e chioma, ossigenano la nostra interiorità e il nostro pensando. Il canto è un’esperienza formativa, cognitiva, sentimentale (educa il sentimento, il sentire nella relazione, nella connessione, decentra il proprio io autonarrante e lo concentra nel ritmo della pluralità).

L’infanzia e l’adolescenza sono più vicine alle nostre origini. E l’origine è il canto.